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Dant’è al Castello: tre serate dantesche tra parola, arte e immaginario contemporaneo nel cuore di Angri Provincia Provincia e Regione Turismo ed Eventi 

Dant’è al Castello: tre serate dantesche tra parola, arte e immaginario contemporaneo nel cuore di Angri

 Nel mese dedicato alla bellezza e alla memoria, il Maggio dei Monumenti – Angri Città d’Arte 2025 propone un viaggio d’eccezione tra i versi immortali di Dante Alighieri con “Dant’è al Castello”, una rassegna articolata in tre appuntamenti ospitati nello storico Castello Doria, scenario suggestivo e simbolo della città.

La manifestazione si inserisce nell’ambito delle attività culturali promosse dal Comune di Angri e curate da CM Advisor, con l’intento di rendere vivo e accessibile il patrimonio letterario attraverso la riflessione e la divulgazione, coinvolgendo studiosi, artisti e appassionati.

A più di sette secoli dalla sua nascita, Dante continua a parlare all’anima del nostro tempo. Padre della lingua italiana e testimone di una stagione di crisi e transizione politica, culturale e spirituale, l’autore della Divina Commedia ha lasciato un’opera capace di attraversare epoche e coscienze, offrendo uno specchio dell’umanità nei suoi vizi, nelle sue virtù e nella sua perenne ricerca di senso.

“Dant’è al Castello” si apre martedì 6 maggio alle ore 18:30 con l’incontro “Conoscere Dante”, dedicato all’esperienza della Lectura Dantis Metelliana, uno dei più longevi e autorevoli percorsi di lettura pubblica dell’opera dantesca, nato nel secondo dopoguerra per iniziativa dell’avvocato metelliano Giuseppe Benincasa. Interverranno il prof. Marco Galdi (Università di Salerno), il prof. Paolo Dainotti (Università eCampus) e l’attore Simone Carmine Mangone, che interpreterà il Canto XXXII del Paradiso, in cui Dante ascende alle visioni celesti più alte, incontrando figure storiche e sante, testimoni dell’amore divino.

Il secondo appuntamento è previsto per martedì 13 maggio, sempre alle ore 18:30, con “La Selva Oscura”, titolo che richiama l’incipit dell’Inferno: «Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita». Un passaggio centrale nella Commedia e simbolo universale del disorientamento umano, che sarà approfondito dagli interventi del prof. Claudio Azzara (storico dell’Università di Salerno) e del critico letterario Bernardo Spera. Il canto scelto per la declamazione, affidata a Simone Carmine Mangone, sarà il Canto XIX dell’Inferno, una feroce denuncia della simonia e della corruzione ecclesiastica.

Martedì 20 maggio, l’ultimo appuntamento intitolato “Graphic Dante – Esempi di iconografia dantesca contemporanea” ci condurrà invece nel mondo delle arti visive, esplorando come l’immaginario dantesco sia stato interpretato e reinventato nell’arte moderna. A guidare il dialogo saranno il prof. Vincenzo Salerno (Università di Salerno) e l’artista Ernesto Terlizzi, tra i più originali interpreti plastici della Commedia. Il ciclo si chiude con la declamazione del Canto XXV del Paradiso, dove Dante, ormai prossimo alla visione finale, celebra la gloria della fede e della grazia divina.

Con questo ciclo di eventi, Angri si unisce al grande coro di iniziative nazionali dedicate a Dante, ribadendo il valore della sua opera come fondamento della nostra identità culturale.

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